
Einaudi
Open. An autobiography
Una carriera lunga una vita, iniziata da bambino e controvoglia solo per aderire alle aspettative del padre. Centinaia di match vinti con urla e sudore e altrettanti match persi con rabbia e smarrimento. La vita del grande tennista Andre Agassi raccontata in prima persona senza filtri, senza limiti, con tanta umiltà e altrettanto stupore.
Recensione
Strepitosa autobiografia del famosissimo Andre Agassi. Come in un avanti veloce si assiste strabiliati alla materializzazione di tutta la vita del noto tennista statunitense. Dall’infanzia svuotata dal proprio significato che lo vede lottare senza tregua contro il drago spara-palle che lancia 2500 palline al giorno a una velocità inimmaginabile, all’ostinazione cattiva e spesso violenta del padre che lo vuole, a qualsiasi costo, fuoriclasse e, soprattutto, numero uno al mondo. Dal disprezzo per la scuola e le istituzioni che dettano regole ferree alle quali il giovane Andre non riesce a sottostare, all’attaccamento quasi morboso verso chiunque gli infonda fiducia, gli doni affetto e gli dedichi tempo. Dal primo matrimonio con l’attrice Brooke Shields (che per molti rimarrà in eterno Violet, la figlia dodicenne della prostituta Hattie, nel film "Pretty Baby" e per altri l’ingenua Emmeline, efebica adolescente, nel primordiale young adult "Laguna blu"), alle motivazioni che ne hanno decretato il repentino allontanamento, conclusosi con un frettoloso divorzio. Dalle molte vittorie e dalle altrettante sconfitte sino alla rivalità e persino alla comprensione con i suoi maggiori antagonisti. Dalla droga alle dolorose e costanti cure fisioterapiche, alle sessioni di fitness con il proprio preparatore personale. Dall’incontro con la tennista Steffi Graf che entra in punta di piedi nella vita di Andre, comprendendo e condividendo le sue stesse passioni, le sue identiche motivazioni, le sue medesime emozioni, al loro matrimonio privato e alla nascita degli adorati figli, Jaden e Jaz, sino alla scoperta della propria vera essenza e, infine, alla crescita personale che lo trasformerà in un adulto consapevole bisognoso di donare il proprio aiuto a chiunque lo necessiti.
Ma - sì, c’è un grande ma - se sin dalle prime righe non si può evitare di notare una grandissima capacità locutoria che muove le parole e costruisce le frasi a proprio piacimento trasportando il lettore dentro ogni pagina, a metà libro cominciano i dubbi: chi ha realmente scritto questa biografia? No, Agassi non ha sbagliato mestiere, anche se il sospetto comincia a pagina 20, si ripresenta a ogni cambio di facciata e termina con la fine del massiccio volume. Nei ringraziamenti, ai quali consiglio sempre di dare una scorsa, ecco svelato l’arcano: J. R. Moehringer ha raccolto, nei due anni nei quali si è trasferito a Las Vegas, gomito a gomito con Andre Agassi, ore e ore di interviste, ricordi e racconti che ha poi assemblato consequenzialmente dando loro una prima forma armonica, per passare quindi a una seconda stesura e, infine, a una terza che si è trasformata in questo volume che conta 493 pagine e che, a questo punto, non è realmente un’autobiografia, ma, più verosimilmente, una biografia scritta da una penna sagace, ficcante e scorrevolissima. Penna che, vorrei aggiungere, nel recente 2000 si è aggiudicata il Premio Pulitzer per il giornalismo di approfondimento e nel 2005, con il suo primo romanzo, ("Il bar delle grandi speranze" - "The Tender bar"), ha ricevuto gli encomi di innumerevoli testate giornalistiche americane, tra le quali spiccano le autorevoli New York Times e USA Today. Non si tratta di ghostwriter, infatti, Agassi dichiara, sempre nei ringraziamenti, di aver chiesto a Moehringer di apporre anche il proprio nome in copertina e sembra che lo scrittore, riottoso, abbia rifiutato. Dal momento che la dichiarazione è pubblica e leggibile da chiunque, è indiscutibile la buona fede di Andre Agassi, che ha, comunque, dato vita a un libro intenso, piacevole, di facile lettura che appassionerà sia gli sportivi sia chiunque abbia intravvisto, seppur di sfuggita, un match tennistico e abbia provato un momento di simpatia per questo personaggio che ha trasformato uno sport che ha odiato con tutto se stesso in uno sport che è diventato la sua vita.
Una prosa accattivante e incalzante solca le pagine riuscendo a trasmettere al lettore tutte le sensazioni che animano il protagonista.
Andre Agassi, come ampiamente detto, permea ogni istante con una grande capacità di mettersi a nudo, confessando debolezze, angosce, timori, drammi e mostrando tutta la propria umanità con autocritica.
La copertina è un semplice primo piano. Un’immagine quasi disarmante che sembra voler significare: sono qui, davanti a voi, con tutto me stesso.